La PESCA E LA NETTARINA DI ROMAGNA, nate dall’incrocio di diverse tipologie a polpa gialla e bianca, sono tra le prime varietà di pesche ad aver ottenuto il riconoscimento IGP in Europa alla fine degli anni ‘90.
Questo dato non è casuale. Ravenna e la sua provincia, infatti, sono state un punto di riferimento fondamentale per le origini della frutticoltura a livello industriale. I primi impianti a frutteto, in maggior parte pescheti, iniziarono a essere coltivati nel territorio di Massa Lombarda, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
A differenza della pesca romagnola che è caratterizzata da una buccia vellutata, la nettarina (altrimenti nota come “pesca noce”) ha un rivestimento liscio e notevolmente compatto. Entrambi i frutti hanno consistenza succosa e sapore dolce e zuccherino.
Sono consumate solitamente alla fine dei pasti e risultano perfette per la preparazione di macedonie, gelati e dolci. Inoltre il loro basso valore calorico le rende un frutto molto indicato nei regimi dietetici estivi.