Alcuni sondaggi di scavo eseguiti nel 1961 lungo le sponde dei Fiumi Uniti portarono all’individuazione di due strutture murarie, di grosso spessore, il cui piano di fondazione giaceva a circa 3,5 mt di profondità.
Per comprenderne meglio l’entità e la funzione, nel 1972 si procedette allo scavo di una delle due emergenze. L’intervento portò alla luce, a circa 2 metri sotto il piano di calpestio, un muro largo 3 metri e lungo quasi 35 metri e altri due muri paralleli, di cui uno sembra potesse essere il basamento di un lungo portico.
Il materiale rinvenuto nel corso delle operazioni consentì di datare queste strutture antecedenti al IV secolo d.C., collegandole per forma e funzione a uno dei due MOLI FORANEI – quello meridionale – dell’antico porto di Classe. Secondo le ipotesi ricostruttive due grosse opere infrastrutturali dovevano svilupparsi verso l’Adriatico, con la funzione di proteggere la battigia dall’azione erosiva delle correnti.
Le relative banchine si affacciavano su un bacino d’acqua collegato al mare e dovevano essere composte da parti in muratura ed elementi in legno, come pali e passerelle. Attualmente le rovine sono sepolte sotto un campo coltivato e sono visibili solo come segni di coltura.