Chi non è di Ravenna forse non sa che per le strade della città bizantina, tra il 1318 e il 1321, dimorò il padre della letteratura italiana: Dante Alighieri. Il soggiorno ravennate fu di grande ispirazione per il Poeta, a tal punto che proprio qui scrisse Il Paradiso.
Nella Divina Commedia si trovano molti riferimenti al territorio di Ravenna.
Nel canto XXVIII del Purgatorio si cita “la divina foresta spessa e viva” e “la Pineta in su ‘lito di Chiassi”, chiara allusione alla Pineta di Classe.
Tal qual di ramo in ramo si raccoglie
per la pineta in su ‘l lito di Chiassi,
quand’Eolo scilocco fuor discioglie.
(Purgatorio, Canto XXVIII, vv.19-20)
Oggi vi sveleremo la Pineta di Classe evocata da Dante: una terra incontaminata, simbolo di una natura ancora intatta.
Se siete curiosi di ripercorrere i passi del Sommo Poeta, seguiteci lungo l’itinerario de “Le querce di Dante”.
Itinerario
Il percorso ad anello, percorribile sia a piedi che in bici, prende il via dal Parco 1° Maggio, snodandosi al suo interno per circa 4 Km. Dal Ponte Botole ci si addentra nella pineta, dove si stagliano alti i pini domestici, distinguibili grazie alla loro particolare forma a ombrello.
All’interno di quest’oasi, a due passi dal blu dell’Adriatico, è individuabile un grande querceto: nelle zone asciutte si ritrova il leccio (Quercus ilex), in quelle umide la farnia (Quercus robur).
Ed è esattamente a questo polmone verde che Dante si ispirò durante la stesura di alcuni versi della sua Commedia.
Come arrivare
La Pineta di Classe si raggiunge da Ravenna percorrendo la SS16 Adriatica verso Rimini e si trova 500 metri dopo il cartello dell’abitato di Fosso Ghiaia, oltre la ferrovia.
Orari di apertura
Nel periodo estivo dalle ore 7:00 alle 19:00.
Nel periodo invernale e primaverile dall’alba al tramonto.