Trasferitami nel ravennate con mio marito da poco, cercavo un’esperienza che mi aiutasse a connettermi col nuovo territorio. È in acqua che mi sento bene, ed era lì che cercavo uno spunto da cui partire per conoscere la mia nuova “casa”.
Fatalità volle che quell’anno per sfruttare la “nuova” vicinanza al mare, comprammo un kayak.
L’occasione che cercavo arrivò grazie a un fiume ravennate: “Fiumi Uniti”, ovvero la discesa del fiume fino al mare. Si trattava del corso d’acqua che giungeva fino all’unione dei fiumi Ronco e Montone, interessante opera idraulica di interesse storico, fino al suo fluire nell’Adriatico, a Lido di Dante.
La discesa dei fiumi uniti Trail Romagna from medialabstore.it on Vimeo.
L’iniziativa, organizzata da Trail Romagna, si svolge a metà maggio, ed è abbinata ad un altro modo unico per avvicinarsi a questo affascinante territorio, ovvero “Capanni Aperti”.
La discesa dei Fiumi Uniti in realtà coinvolge il fiume e il lido di Dante tutto: si può camminare o pedalare sull’argine, con vari percorsi.
Devo dire che per un attimo mi era sembrato che la città fosse lontanissima, e, scherzando con mio marito, dicevamo “Ecco, ora inizia la discesa del Mekong!”.
L’inizio del percorso è selvaggio, poi il fiume si allarga e tra la “giungla pluviale” emergono scheletri di vecchie imbarcazioni di legno. Spesso la gente saluta e offre cibo a chi sta scendendo il fiume, il tutto accompagnato da un ottuagenario che suonava allegramente la sua fisarmonica in riva la fiume rendendo l’esperienza davvero sorprendente.
L’acqua di solito è calma e il percorso non presenta particolari difficoltà, sicché, dopo avere rotto un po’ il fiato col kayak, ci si inizia a godere il paesaggio che non ti aspetteresti. Il mio scorcio preferito è quando, ormai a pochi metri dalla fine del percorso, si inizia ad intravedere il mare.
La discesa dei Fiumi Uniti ha la sua festosa conclusione nel parco di Lido di Dante dove lasagna, saranghina grigliata e birra chiudono in gusto e compagnia!