L’immensa distesa della pineta e i grandi specchi d’acqua delle valli fanno da cornice a un luogo, CasalBorsetti che, se osservato dalla via Romea Nord, può sembrare solo un cartello stradale, l’ultimo avamposto di Ravenna prima di inoltrarsi nelle valli ferraresi.
Gli anni del boom di Marina di Ravenna, che con i suoi stabilimenti balneari ha iniziato a dettare un nuovo stile di divertimento sulla spiaggia dalla mattina alla sera, ha rischiato di soffocare un modo di intendere l’estate al mare a dimensione più familiare, fatta di cose semplici, e soprattutto di lunghi momenti da trascorre all’aria aperta grazie a percorsi naturalistici splendidamente conservati.
Ma in estate non c’è storia, il mare con la sua cacofonica risacca ci risucchia, sbattendoci sulla spiaggia assieme ai gabbiani.
Per darci un tono possiamo chiamarla elioterapia, in realtà è uno stile di vita che muta radicalmente nei tre mesi estivi.
Ma cosa significa? È semplice! Basta leggere quel velo di attesa sui volti di chi passeggia su una qualsiasi delle spiagge di Ravenna in inverno, magari col cane in sgambata o come quel vecchio pescatore, che seduto sui gradini del porto canale di Casalborsetti, a gennaio, sciorina in dialetto, per il piacere dei passanti infreddoliti, mordaci battute sull’estate che ritornerà ad arrostire la pelle.
Ecco, provate a immaginare l’estate a CasalBorsetti, mille anime in inverno, che da Pasqua a settembre si moltiplicano per cento. Merito del mare certo, che ti respira sulla pelle grazie alla sua spiaggia attaccata al paese.
Il Porto-Canale Destra Reno unisce il paese alla spiaggia in un’unica passeggiata per guardare le piccole imbarcazioni in entrata e uscita dal porto turistico, per chiacchierare e godere il fresco di quell’angolo speciale durante le afose serate d’estate. E poi le prominenti dune di sabbia a ridosso della spiaggia, le scogliere di fronte alla riva e l’audace ristorante sul molo, per mangiare una frittura di pesce a picco sul mare Adriatico.
Tra le acque salate del mare e le acque salmastre della valli, ci sono poi la pineta, l’oasi naturalistica di Punte Alberete, e pochi chilometri più a nord le Valli di Comacchio.
Non solo mare, quindi, ma anche la possibilità di escursioni a piedi o guidate attraverso paesaggi suggestivi, che la tenacia degli uomini venuti prima di noi ha saputo rubare alla natura selvaggia e febbricitante di malaria.
Non a caso proprio CasalBorsetti ospita un’area camper nel cuore della pineta, considerata tra le migliori in Italia, che ogni volta mi procura non poca invidia verso quei coloni stagionali, che ogni giorno si spostano da un luogo all’altro a bordo dei loro moderni “carri” bianchi, con tanto di antenna parabolica e biciclette ancorate al porta pacchi.
Coppie, giovani e famiglie, soprattutto del nord Italia, imbandiscono il pranzo nel cuore della pineta, per poi raggiungere a piedi le dune o inforcare le biciclette e pedalare lungo le piste ciclabili fino a Porto Corsini.
Un modo molto libero di vivere le vacanze, senza il bisogno di soggiacere all’orario dell’aperitivo. È l’otium allo stato puro. Espressione questa sempre più bandita dalla cultura della produzione a ogni costo, della velocità e dell’immagine glamour e giovanilistica che caratterizza i nostri giorni.
CasalBorsetti conserva il fascino di quel borgo di pescatori che era all’inizio del ‘900. Lo avverti ancora adesso, e non solo per le immagini votive incastonate fra i pini lungo i sentieri della pineta, o per il “casello” ristrutturato di Giovanni Borsetti, calzolaio e doganiere di fine ‘800, ma per la tenacia con cui chi vi arriva, ricerca la calma dei passaggi più ameni, salvo poi incrociarsi e fermarsi a chiacchierare con altri viandanti estivi.
Sabrina Lupinelli
9 spiagge in cerca d’autrice
Nove lidi e 40 chilometri di spiaggia, nove storie, nove stili diversi di vivere la vacanza, un microcosmo di realtà del litorale ravennate che offre sguardi differenti. Nascono così nove racconti imperniati sull’identità di ogni luogo, tra memorie, ricordi e fascinazioni.
Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe, Lido di Savio. Nove località raccontate da altrettante giornaliste.
Un viaggio in parole dove l’innovazione si affianca all’offerta balneare più tradizionale, con modalità diverse, passando da antichi borghi di pescatori, alle lottizzazioni degli anni ’70, alle riqualificazioni urbane ai grandi progetti del porto turistico e del terminal crociere, dalla pineta agli stabilimenti balneari più trendy, dalla natura incontaminata ai bagni attrezzati per lo sport.