Ravenna è giustamente conosciuta come la capitale del mosaico, ma spesso si commette l’errore di pensare unicamente ai mosaici dei monumenti del Sito Unesco. Sicuramente le decorazioni delle basiliche paleocristiane valgono il viaggio, ma per scoprire davvero questa tecnica artistica è bene dedicare una visita anche ai più bei mosaici contemporanei di Ravenna.
Che l’arte del mosaico in città sia ancora molto viva si percepisce anche nelle strade del centro storico. Le targhe su cui sono scritti i nomi delle vie, ad esempio, sono decorate con variopinte tessere di mosaico che brillano alla luce del sole. Diverse poi sono le botteghe artigiane dove mosaicisti contemporanei sono sempre intenti a creare nuove opere, che talvolta organizzano anche corsi per curiosi, turisti e principianti.
Dopo aver ammirato le brillanti tessere che ci hanno resi famosi in tutto il mondo e averne scoperto la storia, possono essere utili alcuni consigli per andare alla scoperta dei mosaici contemporanei di Ravenna.
Ecco 5 delle tappe che potreste aggiungere al vostro percorso se venite nella nostra città!
La collezione di mosaici contemporanei del MAR
Al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna è presente la più importante collezione di mosaici contemporanei della città.
Il primo nucleo di questa importante esposizione nacque per volere di Giuseppe Bovini attorno alla metà del secolo scorso. Dopo aver incoraggiato la riproduzione di alcune delle più note raffigurazioni paleocristiane, nel ’59 Bovini organizzò la “Mostra dei Mosaici Moderni”, per la quale ad alcuni artisti figurativi come Chagall, Guttuso e Reggiani fu richiesto di disegnare dei cartoni preparatori affinché i mosaicisti ne realizzassero dei pannelli in mosaico.
Insieme a queste opere, la collezione vanta acquisizioni recenti di affermati artisti ravennati, italiani e internazionali, come Folla di Luca Barberini (2011) e Unicorno di Dusciana Bravura (2007).
I Gironi Danteschi alla Rocca Brancaleone
In occasione della VIII edizione della Biennale del Mosaico contemporaneo, è stato inaugurato il mosaico Gironi Danteschi all’interno del parco della Rocca Brancaleone, si tratta di un’opera collettiva realizzata dalla mosaicista Anna Agati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, utilizzando la tecnica del trencadìs.
Nella realizzazione si è partiti da alcune delle più famose illustrazioni di William Blake della Divina Commedia, che sono state reinterpretate a mosaico in un percorso circolare e di gran forza scenica che va dall’Inferno, al Purgatorio, al Paradiso.
La fontana dell’Ardea Purpurea
La fontana dell’Ardea Purpurea di Marco Bravura sorge in Piazza della Resistenza, a due passi dal centro storico. Maestosa nei suoi 12 metri di altezza, è composta da due grandi ali che si torcono su se stesse e sembrano danzare o abbracciarsi. La sua forma ricorda quella del DNA, ma è ispirata all’Araba Fenice, l’uccello mitico che rinasce dalle proprie ceneri.
Il monumento ha un antecedente libanese: Bravura, nel 1999, ne aveva già realizzata una versione per Beirut, leggermente più piccola.
La fontana contribuì a dare nuova vita alla città, che doveva rinascere dalle macerie della guerra.
La Gerusalemme Celeste ai Giardini Speyer
A pochi passi dalla Stazione e davanti alla Basilica di San Giovanni Evangelista c’è la piccola area verde dei Giardini Speyer, chiamati così in onore della città tedesca di Spira, gemellata con Ravenna.
La Gerusalemme Celeste (2003) è la preziosa colonna in mosaico progettata da Enzo Pezzi e realizzata dagli allievi del Consorzio Provinciale per la Formazione Professionale di Ravenna.
L’opera si ispira all’iconografia dei mosaici bizantini della Basilica di San Vitale e di Sant’Apollinare Nuovo, dove sono rappresentate le torri delle città sante di Betlemme e Gerusalemme.
Una scultura in mosaico di arte contemporanea ispirata dai mosaici antichi ravennati: quando passato e presente si fondono armoniosamente.
Invader a Ravenna
Se siete alla ricerca di mosaici contemporanei a Ravenna, non potete dimenticarvi della presenza delle opere di Invader, artista francese che fonde street art e mosaico. Questo artista si ispira agli alieni pixelati del celebre gioco Space Invaders, che raffigura con piccole mattonelle colorate che applica nei più disparati angoli delle città del mondo con la tecnica del mosaico.
A Ravenna ha già compiuto due incursioni, nel 2014 e nel 2015.
Se passeggiate per la città, facilmente troverete le sue opere: ne ha realizzate una quarantina! Buona caccia al tesoro 😉
Oltre a queste 5 tappe proposte, a Ravenna ci sono molte altre opere contemporanee di interesse, a cominciare dal Parco della Pace, concepito come un museo all’aria aperta, fino ad arrivare all’Onda che esonda, opera simbolo del museo Classis.
L’arte del mosaico a Ravenna è più viva che mai: si respira per le strade, nei musei, nei parchi, nelle botteghe.