Tra le famiglie che hanno lasciato orme indelebili nella storia e nel tessuto di Ravenna spicca quella dei Rasponi.
Mentre passeggiamo in centro storico potrebbe essere un’idea divertente andare a caccia delle loro insegne araldiche, che ancora fanno bella mostra di sé su alcune dimore storiche.
CHI ERANO I RASPONI?
LE ORIGINI
I Rasponi, in tempi antichi, per conquistare potere e ricchezza, avrebbero fatto carte false. E non è escluso che questo sia davvero avvenuto!
Infatti non sappiamo con precisione le loro radici. L’ipotesi più accreditata li vuole discendenti del forlivese Raspono Torelli, che giunto a Ravenna da Forlì, si cambiò il nome in Raspono De Rasponibus e scelse come simbolo araldico due possenti zampe di leone incrociate, con gli artigli ben in vista.
IL POTERE
Fin dal 1300 la famiglia divenne tra le più ricche e influenti della città, occupando spesso con la forza e con intrighi, posizioni politiche, militari ed ecclesiastiche di primaria importanza.
Nel vuoto di potere del XVI secolo gli artigli dei Rasponi soggiogarono la città, attraverso eccidi e stragi (famoso è l’eccidio della famiglia Diedo). Dal XVIII-XIX secolo molti Rasponi, di diversi rami della casata, si distinsero invece per valore e meriti.
Ci furono Rasponi parlamentari, senatori, politici, rivoluzionarie, artiste e benefattrici.
GLI ARTIGLI DEI RASPONI SUGLI EDIFICI
Palazzo Rasponi dalle Teste
Piazza Kennedy 12
Palazzo Rasponi dalle Teste è senza dubbio il più suggestivo. Con la sua facciata animata da teste di moro e di leone, e con il blasone ben in vista sul portale d’ingresso e su tutti i davanzali delle finestre, si estende per ben 5000 metri quadri.
Costruito a cavallo tra 1600 e 1700 dai fratelli Giuseppe e Giovanni Rasponi, Vescovo di Forlì, è un’ostensione di potere che segue un gusto già un po’ demodé per l’epoca.
Progettato, probabilmente, dall’architetto Luca Danese per essere visto di sguincio dalla via laterale, ha all’interno una maestosa scala d’onore progettata dall’architetto-monaco camaldolese Giuseppe Antonio Soratini, attivo anche alla Biblioteca Classense.
Palazzo Rasponi del Cavaliere
Via M. D’Azeglio 1/A
Di fianco a Palazzo Rasponi dalle Teste, sorge un altro Palazzo Rasponi, quello del Cavaliere. Già molto antico, l’edificio fu restaurato dal Cavalier Federico Rasponi tra fine del 1770-1780 incaricando Camillo Morigia, che intervenne nella facciata e nello scalone interno.
Si dice che Federico volesse far dispetto ai cugini dirimpettai, togliendogli il sole…
A ben guardare la grande testa nel portale in pietra d’Istria (indicata nelle guide come testa di leone, e ben visibile dalla finestra di fronte) assomiglia ad un viso umano con la lingua in vista. Che fosse una smorfia di scherno?
Verso la gronda si alternano teste di leone e di teste di moro e negli sporti del tetto spicca il vivace alternarsi di leoni rampanti e di artigliate zampe leonine incrociate.
Palazzo Rasponi Murat (già Balbi)
Via Arnaldo Guerrini/Piazza Kennedy
Costruito nel XV secolo e passato sotto diverse proprietà, prende oggi il nome da Giulio Rasponi, che prese in moglie 1825 Luisa Murat, figlia del re di Napoli Gioacchino e di Carolina, sorella di Napoleone. Restaurato a metà del 1770 da Camillo Morigia, conserva ancora l’aspetto di un fortino.
Nell’angolo esterno tra Piazza Kennedy e Via M. D’Azeglio, in alto, dominano scolpite le grandi zampe di leone incrociate, con sopra una testa di moro.
Le zampe artigliate le troviamo anche nei bei maniglioni della porta d’ingresso.
Giardino Rasponi o delle Erbe Dimenticate
Via Arnaldo Guerrini
Il Giardino Rasponi è un piccolo gioiello che era annesso al Palazzo Rasponi Murat. L’architetto Camillo Morigia era stato incaricato di abbellirlo, attorno al 1780, e vi aggiunse così le porte timpanate.
Oggi è un luogo appartato e piacevole, ricco di piante officinali e profumi, in cui ci si può ritagliare una pausa rilassante. La cupola e la cima del campanile del Duomo, che fanno capolino oltre il muro di cinta, gli donano un’atmosfera sospesa nel tempo.
Palazzo Rasponi-Bonanzi
Via di Roma 108
Sulla via su cui si affacciano il Mar – Museo d’Arte della Città di Ravenna, il Palazzo di Teodorico e la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo sorge Palazzo Rasponi-Bonanzi.
La facciata è semplice ed elegante, restaurata attorno al 1870-80. Sul portale il pietra d’Istria troviamo l’effigie della casata: le zampe di leone con ai lati un ramo di alloro e di quercia.
Altre abitazioni o ex possedimenti dei Rasponi, in cui il simbolo araldico però non è più visibile all’esterno, si affacciano e abbelliscono le prospettive del centro storico: Casa Fabri, dove oggi c’è Casa Dante, Palazzo Rasponi-Bellenghi, sede della Cà de Ven, la romantica e preziosa Cripta Rasponi e Palazzo Rasponi dal Sale, che si affaccia su Piazza del Popolo.
Buona passeggiata!