Oggi parleremo del Museo Arcivescovile, custode geloso di prestigiosi capolavori del mondo ecclesiastico. Al suo interno si trova anche la Cappella Arcivescovile di Sant’Andrea, dichiarata Patrimonio Unesco dell’Umanità In questo post affronteremo un’altra opera conservata all’interno del Museo: la Cattedra eburnea di Massimiano.
Originariamente realizzata in legno ma completamente ricoperta di avorio, si tratta di un trono episcopale di incredibile pregio. Il nome di “cattedra” gli è attribuito per via del compito a cui ogni Vescovo era chiamato ad assolvere quale simbolo di autorità religiosa.
L’origine dell’opera non è certa. L’ipotesi più accreditata è che quest’opera d’arte sia stata realizzata a Costantinopoli per l’Arcivescovo Massimiano. Il fascino delle sue decorazioni deriva dalle numerose influenze artistiche, come quelle anatoliche, alessandrine, egiziane e siriache.
La Cattedra eburnea di Massimiano era ricoperta da 26 piccoli pannelli, corrispondenti a due cicli narrativi differenti. Nella fronte del bancale compaiono i quattro Evangelisti e San Giovanni Battista con il monogramma di “Maximianus episcopus” sono incorniciati da motivi vegetali e diversi animali.
La sua funzione rimane oggi ancora poco chiara: il sedile è troppo fragile per essere utilizzato come trono episcopale, mentre è più plausibile un suo utilizzo simbolico.