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Sito Ufficiale di Informazione Turistica di Ravenna

Pineta di San Vitale

Via Romea Nord - Ravenna

La PINETA DI SAN VITALE è un elemento di inestimabile valore storico ed ecologico che si inserisce nel più ampio sistema di zone naturali e semi-naturali del territorio a nord di Ravenna.

Si tratta di una grande foresta di oltre 1000 ettari di superficie, e larga circa 1200-1500 metri, che si estende per circa 11 km in direzione nord a partire dalla zona industriale/portuale di Ravenna.

L’area naturale costeggia la Strada Romea SS309, lambendo le zone umide di Punte Alberete e Valle Mandriole (a ovest) e la Pialassa Baiona (ad est).

A Nord del Fiume Lamone, diventa più stretta (400-500 metri circa) e prende il nome di “Bedalassona”, terminando “a punta di freccia” in prossimità del cimitero di Casalborsetti e del canale in destra del fiume Reno.

Alle origini della Pineta

L’attuale pineta di San Vitale è in realtà un sistema forestale in avanzato stato evolutivo. Le sue origini sono dovute in buona parte a un impianto artificiale impostato attorno all’anno Mille dai monaci di San Vitale, basato sulla coltivazione del pino domestico (Pinus pinea) che consentiva un raccolto redditizio in tempi in cui la pineta forniva risorse per la sussistenza (legname, pascolo, prodotti del bosco) e possibilità commerciali (legname, pinolo).

L’uso antico del bosco per il pascolo di ovini, bovini ed equini assicurava all’abbazia una sicura entrata economica e determinava la presenza di ampie zone prive di sottobosco, che facilitavano la raccolta del prezioso pinolo.

Dal 1873 il Comune di Ravenna è divenuto proprietario della Pineta di San Vitale, di Classe e di San Giovanni Evangelista (quest’ultima abbattuta nel 1896). In anni recenti, le due pinete di Ravenna sono entrate a far parte del Parco Regionale del Delta del Po e sono siti della Rete Natura 2000.

Cessata la spinta economica basata sulle risorse derivanti dalla coltivazione della pineta, il bosco ha progressivamente ripreso le sembianze più naturali del bosco planiziale padano.

Flora e Fauna all’interno della pineta

La varietà floristica è notevole, con una differenza apprezzabile rispetto alla Pineta di Classe.

Gli arbusti che più frequentemente si affacciano sui sentieri della Pineta di San Vitale sono quelli tipici del clima continentale, come il ligustro, la berretta del prete, il prugnolo e il biancospino.

Particolare la presenza diffusa di crespino, un arbusto altrove poco comune. Laddove vi sono spazi lasciati vuoti dagli arbusti tende a svilupparsi il rovo.

Incastonate nella matrice boscosa, si trovano zone periodicamente allagate. Anche nella pineta del passato tali zone dovevano essere presenti con vegetazione igrofila naturale. Questi elementi di naturalità sono in grado di sostenere, con un’opportuna gestione degli apporti idrici, una preziosa e rara biodiversità, complementare e sommativa a quella espressa dalle vicine zone umide del ravennate (Punte Alberete, Valle Mandriole, Bardello, Pialassa Baiona).

Attualmente l’orientamento gestionale è volto a conservare gli elementi naturalistici della foresta secondo le indicazioni delle Direttiva Habitat e Direttiva Uccelli, a coordinare e assicurare le varie tipologie di fruizione ammesse (escursionismo a piedi, in bici o a cavallo; caccia e pesca; diritto di legnatico; raccolta di funghi e altri prodotti del sottobosco), nel rispetto delle norme.

Delle varie case interne alla pineta, di proprietà del Comune di Ravenna, Cà Vecia e Cà Nova sono abitate da guardie pinetali a cui fare riferimento per segnalare qualsiasi problema di ordine pubblico.

CONTATTI

FOCUS

I PADELLONI E IL CAPANNO DI GARIBALDI

L’orizzonte della Pialassa della Baiona, all’interno della Pineta di San Vitale, è punteggiato di “padelloni”, i tipici capanni da pesca locali, detti anche “bilancioni” per la grande rete che, protesa sull’acqua, sale e scende per raccogliere il pesce.

Sorti inizialmente come rudimentali strutture realizzate con canne palustri o assi di legno, i capanni sono ormai l’elemento architettonico distintivo del Delta del Po e, ancora oggi, luogo di fervida attività ittica, nonché di eventi conviviali e lunghe partite a carte.

Protagonista di un importante evento storico è stato l’allora Capanno del Pontaccio. Qui, infatti, nell’agosto del 1849, Garibaldi trovò riparo durante la sua rocambolesca fuga verso nord, a poche ore dalla drammatica scomparsa dell’amata Anita.

Incalzato dai soldati austriaci, Garibaldi venne aiutato da un gruppo di ravennati e fu ospitato proprio in questo capanno, divenuto per tale vicenda monumento storico.

Grazie all’opera della Società Conservatrice, sodalizio che opera dal 1879, il capanno, poi ribattezzato Capanno Garibaldi è stato successivamente ristrutturato, giungendo a noi in perfetto stato. Il capanno è oggi visitabile e conserva alcuni cimeli garibaldini.

Informazioni utili

Orario

Periodo invernale-primaverile (dalla seconda domenica di ottobre alla seconda domenica di maggio comprese): 7.30 – 17.00 (orario solare) 7.30 – 19.00 (orario legale)
Periodo estivo (dalla seconda domenica di maggio alla seconda domenica di ottobre escluse): 7.30 – 19.00

VISITE GUIDATE
Per conoscere il programma di visite guidate si può fare riferimento al Museo NatuRa di Scienze Naturali “Alfredo Brandolini” di Sant’Alberto (RA).

Tariffe

L’accesso alla pineta è libero.

Come Arrivare

La Pineta di San Vitale si trova lungo la Statale Romea 309 in direzione Nord, a 10 km da Ravenna. Si consiglia di raggiungere l’ampio parcheggio adiacente l’Oasi di Punte Alberete o percorrere il canale Fossatone sino al parcheggio della Cà Vecia.

In bicicletta: la pineta di San Vitale può essere raggiunta in bicicletta da Ravenna, imboccando via degli Zingari dopo aver attraversato il quartiere Bassette. Venendo da Nord, invece, la pineta è raggiungibile da via delle Valli.

In macchina: i parcheggi interni (Cà Vecchia e Via Cerba) sono aperti solamente nel periodo invernale (dalla seconda domenica di ottobre alla seconda domenica di maggio comprese).

In bus: linea 70, fermata in Piazza Baracca. Cerca il tuo autobus: www.startromagna.it

A cura della Redazione Locale
Email: turismo@comune.ravenna.it

Ultima modifica: 19 Febbraio 2024

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