SANT’ALBERTO è un piccolo centro urbano ai margini delle Valli di Comacchio, a nord di Ravenna nel suo entroterra, e perfettamente inserito nella natura incontaminata del Parco del Delta del Po.
Posto al confine tra la provincia di Ravenna e quella di Ferrara, si caratterizza come un’area suggestiva da visitare, soprattutto per via delle sue tipicità floristiche e faunistiche.
Perché visitare Sant’Alberto?
Principale attrattiva del piccolo centro è il Palazzone, un edificio costruito dalla famiglia degli Estensi nella prima metà del XVI secolo come presidio militare.
Oggi è sede del Museo NatuRa, una struttura museale dedicata alle Scienze Naturali, intitolata alla memoria di “Alfredo Brandolini”, naturalista ravennate dei primi anni del `900.
Al suo interno è conservata una preziosa collezione ornitologica donata dallo stesso Brandolini e numerosi altri reperti provenienti da donazioni avvenute nel corso degli anni.
Da non perdere
Da qui partono, in quanto Centro Visite del Parco del Delta del Po, escursioni a piedi, in bici e in pulmino elettrico alla scoperta delle Valli meridionali di Comacchio, tra cui la straordinaria Oasi di Boscoforte abitata da cavalli Camargue allo stato brado e sorvolata da stormi di fenicotteri.
Poco fuori Sant’Alberto, in località Mandriole (direzione Casalborsetti), una visita merita sicuramente la Fattoria Guiccioli, legata al Risorgimento italiano e la morte di Anita Garibaldi.
Nei dintorni
Porta d’accesso al Parco del Delta del Po, Sant’Alberto sorge tra verdi campi e aree vallive a soli 27 km dal borgo storico di Comacchio.
A separare i due centri la grande area naturale delle Valli di Comacchio, sito naturalistico di estrema importanza dichiarato Zona umida d’importanza internazionale, Sito di interesse comunitario e Zona di protezione speciale per la conservazione degli uccelli.
Le spiagge dei Lidi Nord di Ravenna (Casalborsetti, Marina Romea e Porto Corsini) distano poco più di 10 km. Stessa cosa per la città Unesco di Ravenna.