EVENTO SOSPESO!
Con l’inizio di novembre torna la Trilogia d’Autunno, l’ormai consolidato appuntamento autunnale del Ravenna Festival.
Per l’anno di celebrazioni dedicato al 700° centenario della morte di Dante Alighieri, la Trilogia non poteva non rendere omaggio al Sommo Poeta, sposando la formula del “trittico” con i linguaggi artistici della danza, della parola poetica e del dispiegarsi del canto con due nuove produzioni: Svetlana Zakharova & Vadim Repin (4, 5 e 6 novembre al Pala Mauro de Andrè) e Faust Rapsodia – Dal ciel sino all’inferno (7, 9 e 10 novembre alla Basilica di San Francesco / Teatro Dante Alighieri).
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Biglietti: www.ravennafestival.org
Svetlana Zakharova & Vadim Repin
Pas de deux for toes and fingers
Pala Mauro de Andrè – Viale Europa, 1
Date: 4, 5 e 6 novembre 2020
Svetlana Zakharova in scena accanto al violinista e compagno di vita Vadim Repin e all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
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Faust Rapsodia – Dal ciel sino all’inferno
Basilica di San Francesco / Teatro Dante Alighieri – Via Mariani, 2
Date: 7, 9 e 10 novembre 2020
Quanto in femmina foco d’amor…
Mistero per voci e pellegrine
Basilica di San Francesco – Piazza San Francesco
Orario: 19.30 |
Di Francesca Masi
Da un’idea di Cristina Mazzavillani Muti
Mise en espace a cura di Luca Micheletti
Faust rapsodia – Dal ciel sino all’inferno
Teatro Dante Alighieri – Via Mariani, 2
Orario: 21.00
Scene dalla tragedia di Johann Wolfgang Goethe (Faust I und II)
Musica di Robert Schumann (Szenen aus Goethes Faust, selezione dall’opera)
Maestro concertatore e direttore Antonio Greco
Adattamento drammaturgico e regia Luca Micheletti
Scene Ezio Antonelli
Luci Fabrizio Ballini
Costumi Anna Biagiotti
Orchestra e Coro Luigi Cherubini
Un inedito e visionario allestimento di due Faust, quello di Goethe e quello di Robert Schumann (Scene dal Faust di Goethe), proposti nell’adattamento drammaturgico e musicale curato da Luca Micheletti alla regia e Antonio Greco alla direzione.
Faust è, dopo Dante (inteso sia come autore che come personaggio della Commedia), tra i più grandi esploratori dei confini del mondo e dell’umano. Protagonista di una ricca e variegata leggenda che ha origine nel tardo Medioevo tedesco, ha assunto statura universale nella penna di Johann Wolfgang Goethe e il suo viaggio fra Cielo e Inferno è divenuto ancor più dantesco: insieme al suo diabolico compagno, conosce le potenze del male e poi la redenzione per il tramite di una donna amata che lo guida alla salvezza e alla luce del Paradiso.
L’incompiuto oratorio profano di Schumann, proposto in una ragionata scelta di numeri nella traduzione italiana di Vittorio Radicati (genero del compositore) in cui l’opera debuttò in Italia nel 1895, incontra alcuni quadri del poema goethiano, recitati nella traduzione italiana, sempre ottocentesca, di Andrea Maffei.
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