UN VIAGGIO ATTRAVERSO I LUOGHI POPOLATI DAI FENICOTTERI NELLA PORZIONE MARITTIMA ROMAGNOLA: DOVE POTERLI AVVISTARE TRA CAMMINATE, TOUR IN BICICLETTA E IN CANOA.
Secondo gli ultimi censimenti effettuati lungo le coste dell’alto Adriatico, nella porzione marittima romagnola sono presenti ogni anno più di 10.000 fenicotteri (Phoenicopterus roseus), di cui circa la metà nel territorio ravennate. Per lo più migratori ma con una vocazione stanziale e nidificante sempre più marcata, questi bellissimo volatili “rosa” sono diventati oramai da tempo una specie tipica della zona e in continuo aumento.
Grazie anche alle politiche ambientali e di tutela del territorio, infatti, in pochi anni gli esemplari sono aumentati di un terzo e la tendenza positiva sembra proseguire. Tanto che oramai il bacino del Delta del Po è quasi saturo di questi bellissimi animali che qui hanno trovato un luogo ideale, quasi nessun predatore (uomo compreso, che in altri tempi si è cibato anche di questi uccelli) e una condizione perfetta per stabilire alcune delle colonie più numerose del Mediterraneo.
Ma i fenicotteri, che oggi sono tra gli emblemi del Parco del Delta del Po, non ci sono sempre stati. Quando l’istituzione parco venne fondata, nel 1988, si scelse come simbolo il Cavaliere d’Italia, uccello molto diffuso e assai riconoscibile, rappresentativo della fauna locale. Il fenicottero sarebbe stato forse più “iconico” ma… semplicemente ai tempi non si trovava in queste zone!
I primi esemplari vennero avvistati all’inizio degli anni Novanta, come migratori provenienti dal sud della Francia. Il numero andò via via aumentando e nel 2000 si registrarono le prime nidificazioni. Oggi il 99% dei fenicotteri presenti nell’area del Delta del Po nidificano nelle vecchie saline di Comacchio per poi occupare durante l’anno tutte le aree salmastre disponibili.
Aree in cui, grazie alla notevole concentrazione di sale, abbonda l’artemia salina, il minuscolo crostaceo rosa responsabile della colorazione del loro piumaggio, così particolare.
Nelle zone di nidificazione è possibile assistere allo spettacolo dei piccoli, dal manto bianco o grigio, ancora inadatti al volo, che vengono raccolti in “nursery” e sorvegliati da alcuni adulti mentre gli altri vanno in cerca di cibo. Nelle stesse zone, in primavera, con un po’ di fortuna, è possibile assistere ad una sorta di danza di gruppo, parte di un complesso rituale di corteggiamento, che si riflette sulle basse acque placide da tempo immemore.
DOVE VEDERLI
Le zone migliori in cui poter osservare i fenicotteri, nel territorio del comune di Ravenna, sono le Valli Meridionali di Comacchio e la Pialassa Baiona, dunque nelle aree lagunari a nord della città. Qui se ne possono scorgere a migliaia tutto l’anno, in quantità variabile a seconda della rigidità del clima.
Un’altra zona molto indicata, soprattutto in estate, è l’area salmastra che si estende tra la Pineta di Classe e il mare. A ridosso degli alberi, poco a nord dello scolo Acquara, si trova una torretta d’avvistamento che offre una visuale strepitosa sull’Ortazzo e l’Ortazzino, nonché le ultime anse del Torrente Bevano. Un’altra torretta per il birdwatching si trova sulla riva opposta del Bevano, lungo la carrabile via Fosso Ghiaia.
ESCURSIONI GUIDATE
È sempre possibile andare in cerca di fenicotteri in autonomia, ma per una visita più completa, in compagnia di esperti ambientali, ci si può rivolgere al Museo NatuRa di Sant’Alberto che organizza periodicamente escursioni in pialassa o nelle valli. Bellissima la “Pedalata dei Fenicotteri” che si tiene in ogni stagione e le varie escursioni estive in canoa che permettono di avvicinarsi ancora di più agli esemplari nel loro habitat naturale.