Ubicato a poca distanza dalla Tomba del Sommo Poeta, al primo piano dell’ex convento francescano, il MUSEO DANTE propone un viaggio attraverso le opere, la vita e la memoria di Dante Alighieri, Padre della Lingua Italiana.
Dal vecchio museo dantesco al nuovo Museo Dante
Realizzato nel suo primo impianto nel 1921, in occasione delle celebrazioni del VI centenario della morte del Poeta, dall’allora Sovrintendente di Ravenna Ambrogio Annoni con l’autorevole collaborazione dell’illustre ravennate Corrado Ricci, si configurò inizialmente come un deposito per cimeli danteschi di proprietà comunale.
Al suo interno erano conservate le targhe e gli oggetti venuti un po’ da tutto il mondo in occasione delle celebrazioni del 1908 e del 1921.
Nel corso dell’ultimo secolo subì poi una lunga interruzione di attività, diverse risistemazioni e integrazioni negli allestimenti, soprattutto in prospettiva del 700° Anniversario della morte Dante in programma per il 2021.
Il nuovo Museo Dante
Il museo, strutturato in più sale, offre un percorso emozionale tra storia e immagini attorno all’avventura umana e la vicenda artistica di Dante, approfondendo il tema della Commedia e della successiva fortuna.
A rendere tutto più compiuto una significativa presenza di reperti e oggetti di grande suggestione, come la cassetta in cui i frati nascosero le ossa del Poeta e l’arca in cui le stesse furono esposte al pubblico nel 1865, dopo il loro fortuito ritrovamento.
SALA 1
Grazie a un’ideale linea del tempo il visitatore è introdotto nella vita e nell’opera dantesca tra vicende biografiche, avvenimenti storici, letture e incontri.
SALA 2
Nel Trattatello in laude di Dante di Giovanni Boccaccio si trova una descrizione di Dante talmente celebre da essere stata tradotta in numerosissime lingue. Da quella discende una singolare e straordinaria fortuna dell’iconografia del volto del poeta, forse il più riconoscibile del mondo, che troviamo ben rappresentate in questa sala.
SALA 3
Restaurata nel 1989, è una delle sale più suggestive del Museo. Alle pareti le ghirlande donate dalle associazioni degli emigranti italiani di Montevideo e dalla Società Dante Alighieri della capitale uruguaiana, in occasione delle celebrazioni del VI Centenario della morte di Dante.
SALA 4
All’interno di questa sala si ritrova un’ampia raccolta di cimeli di proprietà del comune di Ravenna che, a partire dal 1921, sono stati raccolti per dare conto del culto di Dante.
Tra questi, la cassetta in legno d’abete che contenne le spoglie di Dante dal 1677 al 1865, anno del suo ritrovamento e l’arca di legno realizzata per l’esposizione delle spoglie del Poeta in occasione del VI centenario della sua nascita (1865).
SALA 5
Una sala multimediale affronta il tema della fortuna popolare di Dante e il successo della sua opera fino ai giorni nostri.
SALE 6-7-8
Un viaggio nelle tre cantiche della Divina Commedia attraverso l’ascolto dei versi e una speciale visione delle immagini che da essi sono state generate.