Alle spalle del Duomo di Ravenna e del Battistero Neoniano sorge il complesso del Palazzo Arcivescovile, il cui edificio originale risale al V secolo d.C.
Più volte ristrutturata nel corso dei tempi, questa struttura oggi ospita il MUSEO ARCIVESCOVILE, un’istituzione fortemente voluta nel settecento dall’arcivescovo Maffeo Niccolò Farsetti per salvaguardare i marmi e le pietre ricavate dalla vicina cattedrale, a seguito della ristrutturazione avvenuta il secolo precedente.
Le collezioni del museo
Tra reperti archeologici e opere d’arte, il percorso espositivo del museo è molto suggestivo. Tra le collezioni si annoverano alcuni pezzi di estrema bellezza, come la croce in argento dell’arcivescovo Agnello (VI secolo d.C.), una lastra in marmo con il calendario pasquale (VI secolo d.C.), e una statua acefala d’età bizantina (VI secolo d.C.), forse raffigurante Giustiniano.
Il percorso prevede anche una piccola pinacoteca con opere datate tra il 1500 e il 1800 (la cosiddetta Sala delle Pianete), una collezione di vesti sacre databili tra XI e XII secolo e la Sala della Torre Salustra, un tempo terminale dell’Acquedotto di Traiano (inizio II secolo), da cui si diramavano le condutture per la distribuzione urbana.
Al suo interno oggi è conservata la famosa cattedra del vescovo Massimiano, eseguita da artisti bizantini nel VI secolo d.C., considerata una delle più celebri opere in avorio di cui si è a conoscenza.