Ospitata in una trecentesca dimora nobiliare posta di fronte alla Tomba del Sommo Poeta, CASA DANTE completa il percorso espositivo del Museo Dante.
Si tratta di uno spazio polifunzionale in cui trovano posto alcune sale espositive, un bookshop, un laboratorio didattico e una corte meditativa.
Realizzata grazie a una significativa collaborazione messa in atto con le Gallerie degli Uffizi, la prima sala ospita un deposito a lungo termine con alcune importanti opere delle prestigiose gallerie fiorentine.
In un’altra sala, invece, si trovano le collezioni dantesche della Biblioteca Classense, l’istituzione che fin dall’origine ha curato la conservazione, l’esposizione e la gestione scientifica del lascito materiale dantesco in città. È possibile ripercorrere il mito di Dante a Ravenna dall’Ottocento ai giorni nostri, con installazioni come i sacchi “Inclusa est flamma”, realizzati da Adolfo de Carolis e ideati e donati da Gabriele D’Annunzio (1921), il forziere che salvò le ossa di Dante nella Seconda Guerra Mondiale (1944) e tante curiose testimonianze contemporanee della fortuna di Dante.
Accanto agli spazi espositivi, un laboratorio didattico con postazioni di lavoro e formazione per gli studenti, e un’ultima area – la Corte meditativa – che introduce il visitatore in un’area raccolta in una sorta di continuità ideale con la Zona del Silenzio.
Da giugno 2024 Casa Dante si avvale di un nuovo allestimento dedicato al culto del poeta dal 1922 ai giorni nostri, con due importanti donazioni: due bassorilievi di Angelo Biancini (Castel Bolognese, 1911-1988) e due piccole sculture in LEGO® di Riccardo Zangelmi, intitolate Indiante (2024).