Il CIMITERO DI GUERRA di Ravenna (Ravenna Commonwealth War Cemetery) si trova poco fuori Piangipane, una località a nord-est di Ravenna, in direzione di Ferrara.
Nel 1945 questo luogo fu scelto solennemente per ospitare i corpi dei Caduti di Guerra avvenuti durante gli scontri per la liberazione di questo territorio.
Ideato da Rudyard Kipling, il cimitero ha una struttura architettonica simile a quella di altri cimiteri legati ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale presenti in tutta Europa.
Una loggia d’ingresso in stile neoclassico custodisce la cripta con il registro dei nomi. Al centro, invece, trova posto un grande monumento con la croce e la spada in ferro.
Le lapidi, tutte uguali in marmo bianco, oltre ai dati di appartenenza del caduto, in alcuni casi riportano nella parte bassa brevi epitaffi dettate dai familiari.
La guerra per la liberazione di Ravenna
Tra l’estate del ’43 e la primavera del ’44 il territorio romagnolo fu interessato da un vasto fronte di guerra.
La VIIIa Armata del maresciallo britannico Alexander, costituita da contingenti di ben 26 nazioni (dal Canada all’India, dalla Polonia al Brasile) fronteggiò le truppe nazifasciste, supportato dalle formazioni partigiane e dalla popolazione locale.
Ravenna fu conquistata nei primi giorni del dicembre del 1944 dalle truppe canadesi. Prima di essere trasferito nel nord-ovest dell’Europa, uno dei compiti del Corpo Canadese fu infatti quello di liberare l’area compresa fra Ravenna e le Valli di Comacchio.
Dalla battaglia di Rimini a quella di Ravenna, alle battaglie delle Valli fino alla liberazione di Alfonsine, furono migliaia le vittime civili e militari del conflitto.
I caduti dei combattimenti presso il fronte sul Senio furono sepolti nel cimitero di Piangipane, assieme ai soldati della 10° Divisione indiana e della Nuova Zelanda.
L’area ospita un totale di 988 sepolture: 438 canadesi, 250 inglesi, 120 indiani, 96 neozelandesi, 11 sudafricani, 6 australiani, 2 di altri Paesi e 33 soldati volontari della Brigata Ebraica, formatasi nel settembre del ’44 e composta prevalentemente da volontari provenienti dalla Palestina.