Affacciata sulla centralissima Piazza del Popolo, la CHIESA MONUMENTALE di SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO fu eretta tra il 1701 e il 1728, su commissione della Confraternita della Beata Vergine dei Suffragi.
Progettata e costruita dall’architetto romano Francesco Fontana, figlio d’arte di Carlo Fontana, l’edificio è piena espressione del tardo barocco ravennate e della povertà dell’epoca. Il campanile è un’aggiunta successiva e risale al 1783.
La facciata è in pietra d’Istria ed è strutturata su due ordini sovrapposti. Se la parte superiore è contraddistinta da un bassorilievo, in cui è rappresentata la Liberazione delle Anime dal Purgatorio, con a fianco le statue della Giustizia e della Pace eseguite dai ravennati Giovanni e Celio Toschini, la parte inferiore è dominata dai tre portali, separati da paraste.
Gli interni della chiesa
Caso raro per Ravenna, l’edificio mostra una pianta ottagonale, con una cappella votiva su ogni lato.
A indicare le ristrettezze economiche dell’epoca intervengono le statue conservate all’interno (come la Fede e della Carità, San Filippo Neri, la Pace e la Giustizia, il Crocefisso, Sant’Apollinare, San Gregorio Magno), quasi tutte realizzate in stucco, ad eccezione del gruppo marmoreo della Pietà, opera di Giovanni Toschini.
La cappella di fronte all’ingresso principale ospita l’altare maggiore. Qui si trova il quadro de La natività di Maria di Andrea Barbarani, sormontato da un medaglione con l’iscrizione “Quadi aurora consurgens”.
In alto si trova una piccola cupola a protezione dell’altare, nei cui pennacchi si collocano le statue dei profeti: Salomone, Isaia, Davide e Daniele. Dal centro della chiesa, guardando in alto, si può ammirare la cupola ornata di pregiati stucchi.
