Antonio Longanesi, detto BURSÔN, nacque a Boncellino (RA) nel 1921. Negli anni ‘50 con la sua famiglia riscoprì e salvò un vitigno millenario e al tempo selvatico, dal quale iniziò a ricavare un vino che da allora porta il suo nome.
Prodotto soltanto con uve “Longanesi”, oggi esiste in due varianti: Etichetta Blu, che non fa appassimento, rimane molto fruttato e si adatta soprattutto a grigliate di carne e pasta al forno; Etichetta Nera, il più pregiato, ricavato da uve fatte appassire e poi messe ad affinare per almeno due anni in botti di rovere. Dal colore rubino e dai tannini scolpiti dal legno, si adatta ai primi saporiti, alla cacciagione e al tartufo.
Nel 1999 il Bursôn è stato iscritto nell’albo dei vigneti autoctoni e dalla vendemmia 2007 può fregiarsi dell’attributo IGT (indicazione geografica tipica).
Oggi il consorzio “Il Bagnacavallo”, fondato nel 1999, è garante della valorizzazione del Bursôn e della sua tipicità.
Nel 2013 Antonio Longanesi ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, per il contributo dato allo sviluppo della viticoltura e alla valorizzazione dell’enologia italiana.