Il “mulino vecchio”, poi conosciuto come Molino Lovatelli, esisteva già nel XIII secolo. Utilizzava il canale proveniente dal fiume Montone, che lambiva le mura all’altezza dell’attuale Borgo San Rocco. Sfruttando la forza motrice dell’acqua, consentiva la macinazione dei cereali per la produzione di farina o altre materie prime. Lo slargo che fronteggia l’edificio è traccia del corso d’acqua che movimentava le pale del mulino. Il mulino, risistemato in epoca veneziana e ricostruito nel 1654, è costituito da due corpi di fabbrica rettangolari accostati, a due piani, più un sottotetto e un piano di fondazione costituito da archi in muratura, attraverso i quali passava il canale, oggi interrati.