Celeberrima costruzione funeraria d’età gota e sito Unesco dal 1996, il MAUSOLEO DI TEODORICO, oltre a essere un elemento di estremo rilievo del patrimonio culturale ravennate, detiene uno storico legame con le acque della città e il loro svilupparsi rispetto al territorio.
Come ci ricorda il toponimo medievale Ad Farum, è probabile che in quest’area si sviluppasse il porto Coriandro, uno dei dodici (almeno) porti che Ravenna ebbe nell’arco della sua lunga storia.
A seguito dell’editto di Giustiniano del 561 d.C., l’edificio fu trasformato in un oratorio consacrato al culto ortodosso. Accanto gli fu innalzata una torre quadrata, in seguito utilizzata come faro, tanto che il monumento prese il nome di Santa Maria ad Pharum.
Grazie a queste testimonianze storiche, oggi è possibile ricostruire in quest’area un tratto dell’antica linea di costa. Un’informazione preziosa e suggestiva che ci permette di immaginare l’evoluzione nel tempo del paesaggio e dell’urbanistica di Ravenna in stretto rapporto con la storia delle sue acque.
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