Nel 1964, a sud di Ravenna (loc.tà Ponte Nuovo) nei pressi di quella che un tempo era la basilica di San Severo, furono eseguite una serie di indagini preliminari, seguite da piccoli saggi di scavo, che consentirono di individuare una grossa opera muraria con andamento regolare a circa 2 mt metri di profondità, con una larghezza di oltre 3 mt.
La struttura si presentava interrotta oltre la linea ferroviaria Ravenna-Rimini nei cui pressi, durante gli scavi del 1881, era stata rinvenuta la traccia di una strada larga oltre 5 mt. forse collegata a una porta urbana.
Nel 2006 una nuova campagna di scavo condotta dall’Università di Bologna ha permesso di definire l’andamento di tali strutture murarie grazie a una serie di trincee esplorative e la realizzazione di alcuni sondaggi. Nel maggiore dei saggi, i resti si collegavano a una struttura circolare di grandi dimensioni, sempre in laterizio, da identificarsi presumibilmente con un torrione.
Le indagini archeologiche hanno pertanto confermato che nel corso del III o IV secolo d.C. il sobborgo di Classe fosse dotato di un circuito murario difensivo.
La struttura, a 700 metri a est dell’antico porto di Classe, si identifica con le antiche MURA DI CLASSE, uno spazio vicino a Ravenna destinato a una funzione specifica: una città portuale. All’interno di queste mura arrivavano merci e persone, le navi attraccavano e i marinai vi abitavano. Nel corso dei secoli Classe fu sempre un porto e le mura dal V al X secolo mantennero la loro funzione difensiva.