Quello di Ravenna è un raro caso di porto-canale industriale, che collega il centro cittadino al mare con un percorso di oltre undici kilometri. L’imboccatura del porto, tra gli abitati di Marina di Ravenna e Porto Corsini, è diventata nei decenni una meta turistica di primaria importanza, grazie ai molti locali, agli arredi dedicati e alle esperienze uniche che arricchiscono via via i dintorni.
LE DIGHE FORANEE
Nel secondo dopoguerra Ravenna e il suo porto sono fortemente in crescita, e si rende necessario un piano di sviluppo per tutta l’area, dal mare alla città, che vede al centro lo scavo dei fondali e soprattutto la costruzione di due dighe foranee.
Con lo scopo di proteggere il porto e rallentare il fenomeno dell’insabbiamento, all’inizio degli anni Sessanta vengono costruiti due lunghissimi moli: la diga nord, lunga 2250 metri e intitolata a Luciano Cavalcoli, allora presidente della Camera di Commercio e la diga sud, lunga 2450 metri e dedicata a Benigno Zaccagnini, importante politico ravennate che molto si adoperò per l’approvazione del progetto.
Entrambi i moli ospitano oggi i pittoreschi “padelloni“, i capanni da pesca tipici della zona, e sono meta di stupende passeggiate in ogni stagione dell’anno. Grazie alla loro invidiabile lunghezza – sono in effetti le dighe foranee più lunghe d’Europa! – permettono di spingersi al largo per una splendida visuale del mare aperto, della costa e delle barche a vela.
IL MOLO DALMAZIA
All’interno dell’alveo protetto dalle dighe si trovano anche due moli più piccoli, il molo guardiano nord e il molo guardiano sud, anche conosciuto come Molo Dalmazia. Con i suoi 900 metri di lunghezza, questo piccolo molo funge da riparo per il porto turistico e il bacino pescherecci di Marina di Ravenna.
Ideale per proseguire la passeggiata dal centro del paese, è sorvegliato dal faro ottocentesco, che delimita il nucleo primordiale del porto. In zona si trovano molti negozi e ristoranti, il mercato del pesce ed un suggestivo punto ristoro al pelo dell’acqua.
Piccole curiosità: nell’edificio accanto al faro è esposta una lapide che ricorda la prima vittima italiana civile della Grande Guerra, mentre in Piazza Piloti del Porto si trova una delle quaranta opere dello street artist francese Invader, che potete trovare in molti luoghi della città.
CESTHA
Inserito nell’edificio che ospitava un tempo il Mercato del Pesce (lasciato intatto in molti spazi, primo tra tutti la suggestiva Sala delle Aste), il Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat è un ente di protezione ambientale molto importante nel contesto del nord Adriatico.
Grazie alle continue attività di salvaguardia e divulgazione, i ricercatori e gli specialisti di scienze naturali del centro recuperano e curano ogni anno centinaia di tartarughe, seppie, razze e altri pesci, oltre a condurre progetti volti alla pesca sostenibile, in collaborazione con vari enti e i pescatori locali.
Periodicamente è possibile visitare il centro e incontrare le splendide tartarughe e gli altri animali in degenza e in attesa di tornare al loro habitat naturale.
MARINARA
Situato nel cuore di Marina di Ravenna, Marinara è uno dei più moderni e attrezzati porti turistici dell’Adriatico.
Oltre mille posti barca, negozi specializzati, locali e appartamenti creano una sorta di villaggio nel villaggio che ospita, soprattutto nella stagione estiva, numerosi eventi culturali e di intrattenimento.
MAS – MUSEO NAZIONALE DELLE ATTIVITÀ SUBACQUEE
Inaugurato nel 1998 dalla sezione italiana della Historical Diving Society, il notevole Museo Nazionale delle Attività Subacquee, primo e unico in Italia, è stato riposizionato nel 2014 in un nuovo contesto più ampio e luminoso.
Al suo interno è possibile scoprire la storia delle attività subacquee, attraverso stampe, pannelli, una biblioteca dedicata e un’incredibile collezione di attrezzature quali una batisfera, una campana iperbarica per i lavori sul fondale, custodie stagne per macchine fotografiche costruite tra gli anni ’40 e ’50 e una serie di attrezzature militari.
ATTRAVERSARE IL CANALE CANDIANO
È possibile oltrepassare il Canale Candiano tra Porto Corsini e Marina di Ravenna con un suggestivo traghetto, attivo tutto l’anno, adibito sia al trasporto di mezzi che di pedoni. L’unico altro attraversamento disponibile del canale si trova ai margini della Darsena di Città, dieci chilometri nell’entroterra, attraverso il ponte mobile di via Attilio Monti.