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Sito Ufficiale di Informazione Turistica di Ravenna

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

Via Di Roma, 53 - Ravenna

A metà strada di Via di Roma, poco lontano dal MAR – Museo d’arte della città di Ravenna, si erge suggestivo il campanile di una delle chiese antiche più antiche della città, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996.

È la BASILICA DI SANT’APOLLINARE NUOVO – da non confondere con quella di Sant’Apollinare in Classe subito fuori dalla città – realizzata tra la fine del V e l’inizio del VI secolo d.C. dal sovrano goto Teoderico (493-526) accanto al suo palazzo, come cappella palatina legata al culto ariano.

“Re Teoderico fece innalzare dalle fondamenta questa chiesa in nome di Gesù Cristo, nostro Signore”

Così recita l’iscrizione riportata da Andrea Agnello nel suo Liber Pontificalis, il libro dedicato alla storia della chiesa ravennate (IX secolo d.C.), che secondo lo storico doveva posizionarsi originariamente nell’area dell’abside.

Due passi nella storia

Inizialmente dedicata al Salvatore e dedita al culto ariano, a seguito della conquista bizantina della città, la basilica fu consacrata al culto ortodosso (metà del VI secolo d.C.) e intitolata a San Martino, vescovo di Tours, che si era distinto nella lotta agli eretici.

Secondo la tradizione, nel IX secolo d.C. le reliquie di Sant’Apollinare furono qui traslate dalla Basilica di Classe, e proprio in quell’occasione l’edificio ricevette la sua intitolazione a Sant’Apollinare, detta “Nuovo”.

Architettura e mosaici

Vista dall’esterno la basilica appare architettonicamente molto semplice. La facciata timpanata, realizzata in mattoni, è inquadrata da due lesene e una bifora, sormontata a sua volta da due piccole finestre.

In origine, sembra fosse racchiusa da un quadriportico, ma attualmente è preceduta da un semplice e armonioso portico di marmo databile al XVI secolo. Sul lato destro il bel campanile cilindrico, caratteristico delle costruzioni ravennati, risale al IX o X secolo.

All’interno si ritrova uno dei cicli in mosaico d’età paleocristiana e tardoantica più famosi al mondo. Una straordinaria decorazione in mosaici percorre tutta la navata centrale.

Un capolavoro di immenso valore che, dal punto vista stilistico, iconografico e ideologico, consente di seguire l’evoluzione del mosaico bizantino dal periodo teodericiano fino a quello bizantino.

Le 26 scene cristologiche, risalenti appunto al periodo di Teoderico, rappresentano infatti il più grande ciclo monumentale del Nuovo Testamento e, fra quelli realizzati a mosaico, il più antico giunto fino a noi.

CONTATTI

FOCUS

Il ritratto di Classe, un capolavoro nel capolavoro

Caratteristica inusuale della decorazione musiva della lunga navata della basilica è sicuramente l’inserimento tra le scene solenni di una veduta realistica dell’antica città di Classe, il sobborgo fuori Ravenna, sede del porto commerciale.

La città di Classe è rappresentata da una cinta muraria di mattoni dorati oltre la quale si vedono edifici monumentali a pianta circolare e portici. Tra le torri, che delimitano il porto, si trovano tre navi in mare di cui la più lontana ha le vele spiegate.

Accanto, si muove, sospeso su un prato fiorito, un corteo di vergini che occupa l’intera parete. Qui, ciascuna donna risulta straordinariamente diversa dalle altre e in movimento.

Seguendo con lo sguardo l’avanzare del corteo, ci ritroviamo dietro ai celebri Re Magi che, nelle loro preziose vesti colorate, recano i doni alla Madonna, Madre di Dio.

Se la città gode di un’atmosfera realistica in perfetto stile ellenistico-romano, il corteo delle vergini e i tre Re Magi offrono una visione solenne e ieratica della Chiesa. Le figure, poste su un fondale dorato, diventano così quasi astratte per simboleggiare la spiritualità.

Simile, sull’altra navata, troviamo una raffigurazione realistica del Palazzo di Teoderico a Ravenna con i suoi arredi, le colonne e ciò che resta di figure umane (essenzialmente le mani) dei dignitari di corte, soggette a un cancellamento voluto in epoca bizantina.

Accanto al palazzo, si dipana un corteo di martiri nelle loro vesti bianche, con i Santi Lorenzo e Martino di Tours.

Il corteo termina con l’omaggio al Cristo Salvatore, in trono contornato da angeli. Anche in questo caso, l’accenno realistico riguarda la città e la raffigurazione del Palazzo di Teoderico.

Il re ostrogoto appare in un mosaico, ritratto in abiti imperiali, tanto che nell’800 si era creduto che esso rappresentasse Giustiniano.

informazioni utili

Orario

Dal 4 novembre 2024 al 7 marzo 2025
Tutti i giorni: 10.00 – 17.00

Ultimo ingresso: 30 minuti prima della chiusura

Chiusura

La basilica è chiusa il 25 dicembre e il 1 gennaio.

Tariffe

Intero: €10.50
Ridotto: €9.50 (*)

Il biglietto è solo cumulativo e comprende: la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano (**), la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia (**), il Museo e la Cappella Arcivescovile. Il biglietto è valido per 7 giorni consecutivi dalla data di emissione e dà diritto a un solo ingresso per monumento.

* Valido per studenti italiani e stranieri durante l’anno scolastico; associazioni ed enti convenzionati (dettagli).
** Per l’ingresso al Mausoleo di Galla Placidia e al Battistero Neoniano è previsto un supplemento di € 2 (prenotazione obbligatoria). Il supplemento anche per bambini di età superiore ai 6 anni e residenti del Comune di Ravenna.

PRENOTAZIONI
I biglietti sono acquistabili online, rivolgendosi al Centro Prenotazioni o il giorno di visita presso le biglietterie situate all’ingresso dei monumenti (con precedenza alle prenotazioni e fino a esaurimento posti).

Per maggiori informazioni: www.ravennamosaici.it

Gratuità

Bambini fino a 10 anni; residenti nel Comune di Ravenna (esibendo un documento di riconoscimento valido che attesti la residenza); disabili (con invalidità certificata superiore al 74% o possessori della Carta Bianca), religiosi/e, militari; guide turistiche Regione Emilia-Romagna nell’esercizio della propria attività professionale.

I giornalisti, per usufruire della gratuità, devono essere accreditati in anticipo chiedendo l’autorizzazione scritta alla Direzione dell’Opera di Religione: info@ravennamosaici.it

Per gruppi la gratuità è riservata ad 1 capogruppo ogni 20 paganti. Scolaresche: 1 insegnante gratuito ogni 10 alunni.

Accessibilità

La basilica è perfettamente accessibile a persone con disabilità motorie.

Come Arrivare

La basilica si trova a circa a 700 mt. dalla stazione ferroviaria, in zona pedonale. Nelle vicinanze si trovano: il Palazzo di Teodorico, il complesso del Museo d’Arte della Città e la Basilica di Santa Maria in Porto.

In bus: a 200 mt fermata tutte le linee urbane. Cerca il tuo autobus: www.startromagna.it

Parcheggio bus o macchine: parcheggio auto a circa mt 100. QUI, per maggiori informazioni sui parcheggi in città, compresi bus turistici.

A cura della Redazione Locale
E-mail: turismo@comune.ravenna.it

Ultima modifica: 4 Novembre 2024

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